venerdì 20 novembre 2015

Francesca Masi


 Al teatro alfieri di Torino la   compagnia della Rancia ha messo in scena da martedì dieci a domenica quindici novembre il musical Pinocchio, ispirato al romanzo di Collodi. Giudicato dalla Stampa come “la più grande produzione italiana di sempre”, Pinocchio è uno spettacolo che sintetizza la cultura, la creatività e l’identità italiana. È infatti uno dei personaggi più famosi al mondo, rappresentato in centinaia di forme artistiche, dalla letteratura ai videogiochi, fino a dare il nome ad un asteroide (Pinocchio 12927). Il successo dello spettacolo firmato Saverio Marconi è andato ben oltre le centinaia di repliche in tutta Italia, i 500.000 spettatori e le tournèe internazionali in Corea (2009) e a New York (2010). 



Una breve presentazione del musical.



Il musical diverte e commuove, sorprende con grandi effetti speciali, con canzoni e coreografie che restano nel cuore degli spettatori. Le emozioni accompagnano tutto lo spettacolo, si dal suggestivo numero di apertura, quando, nel corso di un temporale, un fulmine abbatte un pino da cui prenderà magicamente vita il burattino. E' un esempio trascinante di family entertainment per bambini e adulti che si lasciano incantare dalla poesia del teatrino di Mangiafuoco (Fabrizio Corucci), dalle gag degli irresistibili Gatto (Gianluca Sticotti) e Volpe (Giulia Maragoni), dalla  magia di Turchina (Beatrice Baldaccini) che moltiplica Pinocchio nella scena degli specchi, e dal ritmo esplosivo del Paese dei Balocchi con l'energia di Lucignolo (Gioacchino Inzirillo) e poi ancora il Grillo Parlante (Luigi Fiorenti) "coscienza" di Pinocchio, il circo e una memorabile scena in fondo al mare, fino al toccante finale, sempre accompagnato da commozione e applausi. 

Francesca Masi



Una scena del musical


I protagonisti



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