EXPO 2015
IL MONDO A PORTATA DI MANO
146 Paesi. Più di 22.2 milioni di visitatori. 184 giorni unici e irripetibili.
L'esposizione universale svoltasi a Milano dal 1° Maggio al 31 Ottobre è stato un vero successo.
Il tema di fondo è stato “Nutrire il pianeta ,energia per la vita”, e ovviamente ha incluso tutto ciò che riguarda l'alimentazione, tra cui innovazioni, tradizioni e cultura di diversi Paesi e le tecnologie usate in tale ambito.
La zona scelta per l'occasione occupava una superficie di ben 110 ettari, presentando più di quanto si potesse riuscire a vedere in una giornata, a quanto dicono alcuni visitatori. Secondo alcune stime infatti per visitarla tutta erano necessarie 36 ore, e considerato che l’orario di apertura era dalle 10 alle 23 bisognava selezionare le cose da vedere.
Ma come si presentava Expo 2015?
Principalmente era organizzato in 5 aree tematiche:
-Padiglione Zero,che raccontava in breve la storia dell'uomo attraverso il suo rapporto col cibo

-Future Food District,dedicata alla tecnologia alimentare
-Children Park, spazio rivolto ai bambini per farli conoscere, divertendosi
- Parco della Biodiversità, un grande giardino in cui veniva riprodotta la varietà degli ecosistemi che si trovano sul nostro Pianeta
-Arts&Foods, una straordinaria mostra al Palazzo della Triennale di Milano.
In totale quindi si potevano visitare 5 padiglioni tematici, 55 padiglioni self-built,cioè che ospitavano ciascuno un unico Paese che aveva provveduto personalmente a disegnarlo e costruirlo, e 9 cluster, che raggruppavano invece più Paesi e temi diversi. Inoltre ve ne erano anche alcuni dedicati ad aziende corporate e organizzazioni.
Ma è interessante vedere invece quali siano stati i riscontri dei visitatori, in particolare i difetti da loro trovati.
- Le code,il primo grande difetto che ha fatto polemizzare:
- Secondo problema: la disorganizzazione
- E ancora:contenuti deludenti
Parole forti queste, ma che fanno sicuramente riflettere sui lati nascosti di Expo 2015, su ciò che non viene detto e tenuto nascosto.
Anna, turista svedese di 32 anni ammette: «Il mio paese è tra quelli non presenti a Expo, mi spiace molto, ma in generale i padiglioni sono numerosi ed alcuni davvero belli. Ho la sensazione però che il fine ultimo dell’operazione sia soltanto commerciale, non faccio altro che riconoscere grandi marchi ovunque. Mi aspettavo qualcosa di più mirato sulle piccole produzioni artigianali».
Insomma, non mancano certo le critiche!
Ma in ogni caso,nel bene o nel male, Expo 2015 continua a far parlare,
Il 31 Ottobre si è infatti tenuta la cerimonia di chiusura ufficiale,e moltissimi sono stati i commenti lasciati: come quello del ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, che ha parlato di "sfida vinta dall'Italia unita in un impegno comune".
E non manca un vero e proprio auspicio raccolto dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che ha sottolineato come “adesso, vinta questa sfida, se ne apre già un’altra,sul ‘dopoExpo' abbiamo le idee chiare: un grande e moderno campus universitario con le residenze per gli studenti, poi strutture per l’innovazione e la ricerca. Inoltre io ho proposto al governo di fare qui l’Agenzia nazionale per la tutela e la qualità dei prodotti agroalimentari, un’agenzia che c’è negli altri Paesi ma non in Italia: facciamola qui e questo sarà il nostro lascito dopo l’Expo” .
Che sia tutto vero? Difficile a dirsi.
Inoltre non bisogna dimenticare i premi 'ufficiali' assegnati ai migliori padiglioni e tutti gli altri progetti pensati per il futuro. Tanti sono infatti le proposte, ma di certo ancora poco. Nel frattempo, noi non possiamo fare altro che incrociare le dita , perchè nonostante tutto, la celebre esposizione internazionale ha portato notevoli vantaggi e benefici a Milano,ritenuta tra l'altro ' una città più interessante ' dopo questa sensazionale esperienza.
Posella Michela
(le foto presenti nell'articolo sono proprie dell'autrice)

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